Kurt Mair nasce nel 1954 a Mengen in Gernania; vive e lavora a Savigliano, (Italia).
Dal 1978 al 1983 compie gli studi di Ed. Artistica presso la Scuola di Pedagogia di L in Germania, in seguito studia Storia dell’Arte, Archeologia e Giapanologia presso l’Università Albert Ludwig di Freiburg.
Nel 1990 consegue il Diploma in Incisione e Litografia presso 1′ “Ecole des Arts Decoratifs” di Strasburgo (Francia.)
Dal 1996 è libero professionista ed ha effettuato numerose mostre personali in Europa ed in Indonesia.
Prescelta
Altre opere
Lo stile
Intensa, incisiva, volitiva, la linea circoscrive e risolve nello spazio atmosferico le figure e le forme e i volti colti e definiti da Kurt Mair.
Il suo mondo appare improntato da una continua, vitale, robusta impostazione della rappresentazione, che non è mai riproduzione del “vero” ma, viceversa, una vera e propria interpretazione della realtà contingente, di una personale “lettura” di quegli oggetti quotidiani che da sempre gli appartengono e lo accompagnano nei suoi sorprendenti fogli di grafica o nelle pregevoli tecniche miste.
La sua formazione ha indubbiamente caratterizzato il suo percorso, il senso di una figurazione vibrante, a tratti permeata da una sottile inquietudine, il clima di una stagione pittorica dal segno rapido, immediato, inarrestabile.
Vi è nel discorso di Mair l’interiore volontà di recuperare l’incanto, tra citazioni e rielaborazioni figurali, di un caravaggesco cesto di frutta, di un “classico” nudo femminile e di rinascimentali e barocche strutture architettoniche, di una folla di personaggi che emergono dal fondo con prorompente energia, mentre echeggiano i versi di Jaques Prévert:”Dèmoni e meravigli / venti e maree / Due piccole onde per farmi anneggiare…”.
Angeli e dèmoni, Susanna e i vecchioni, donne sensuali e cacciatori, campeggiano nello spazio allusivo delle pagine incise, conferiscono una particolare evidenza alla “scrittura” di Mair e a quel suo universo in cui talora si awerte la tagliente ed erotica grafica di Schiele, l’emotività di una linea ferrea, concisa, pulsante…. ..E il mistero della vita, dei profondi silenzi, dei ricordi che riemergono con tutta la loro carica di sensazioni, di angosce, di inconfessati dolori. Uomini e donne, antichi cavalieri e dame, sguardi e abbracci, stabiliscono l’essenza di una ricerca che non perde mai di vista il valore della forma, del compenetrarsi delle figure, di una sensualità trattenuta entro i limiti di una composizione rigorosa, di una ritrovata purezza gestuale, di una luce che rivela inesplorati della linea che ferma un infinitesimo frammento dell’esistenza.
Gli artisti:
Tino Aime – Sergio Albano – Antonio Carena – Chen Li – Lia Laterza – Sandro Lobalzo – Kurt Mair – Mario Molinari – Giacomo Soffiantino – Luciano Spessot – Francesco Tabusso – Sergio Unia – Elisabetta Viarengo Miniotti
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